William Shakespeare, Otello, Amleto, Giulio Cesare, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate, Ed. Mondadori, 1955

29,90 [28,75 + I.V.A.]

Arnoldo Mondadori

Raccolta di cinque delle più importanti opere teatrali del grande bardo inglese William Shakespeare.

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Descrizione

Edizione Arnoldo Mondadori, Milano, 1955 Illustrazioni Incisioni in B/N di artisti non citati, tra i quali F. Wentworth
N. Volumi 1 N. Pagine 467
Dimensioni 17,5 x 24,5 x 4 cm. Peso 1,17 kg.
Descrizione

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uesta edizione Mondadori del 1955, concepita per gli abbonati di «Epoca», rappresenta un vero tesoro per i bibliofili. La selezione delle opere — cinque pilastri del teatro shakespeariano — abbraccia tragedia, dramma politico e commedia, offrendo una panoramica della genialità poliedrica del Bardo. La cura editoriale, tipica del periodo, riflette un’attenzione al dettaglio oggi rara: copertine rigide, carta pregiata e un carattere tipografico che evoca l’eleganza mid-century.

Pubblicata in un’Italia in piena ricostruzione postbellica, questa edizione riflette il desiderio di riportare i classici al centro della cultura popolare, legandoli a una rivista iconica come «Epoca». L’inclusione di un equilibrio tra tragedie e commedie permette di apprezzare la versatilità shakespeariana. Manca forse “Macbeth” o “Re Lear“, ma le opere presenti sono emblematiche. La qualità della legatura e la possibile presenza di illustrazioni d’epoca la rendono oggetto di desiderio per collezionisti.

Un’edizione che unisce valore estetico e culturale, ideale per chi cerca Shakespeare nella sua forma più pura: senza fronzoli accademici, ma con la forza di testi che, come scriveva Lombardo, «interrogano l’uomo moderno». Per un collezionista, rappresenta un ponte tra il teatro elisabettiano e l’Italia del boom economico, meritevole di un posto d’onore nella libreria.

 

Analisi delle opere: tra temi universali e innovazione formale:

  • Otello“: La tragedia della parola
    Non solo gelosia: è il linguaggio a dominare, con Iago che plasma la realtà attraverso insinuazioni ambigue. La progressione di Otello dalla retorica solenne alla frammentazione verbale riflette il crollo psicologico, tema moderno che anticipa l’analisi freudiana.
    Agostino Lombardo, citato nel testo, lo definisce «la tragedia della parola», dove il significante tradisce il significato.
  • Amleto“: Il labirinto della coscienza moderna
    Il principe danese incarna la crisi dell’uomo rinascimentale, sospeso tra azione e riflessione. La celebre domanda «Essere o non essere» non è solo esistenziale, ma meta-teatrale: Amleto usa il teatro («Il teatro nel teatro») per smascherare Claudio, rivelando come l’arte sia strumento di verità.
  • Giulio Cesare“: Demitizzazione del potere
    Shakespeare demolisce il mito di Cesare, mostrandolo fragile e superstizioso, mentre Bruto diventa l’eroe tragico della repubblica morente. La scena del funerale, con il discorso di Antonio che capovolge l’opinione pubblica, è un capolavoro di retorica politica, anticipando le dinamiche della propaganda moderna. Come nota Giorgio Melchiori, la Roma del dramma è specchio dell’Inghilterra elisabettiana, in bilico tra ordine e caos.
  • Romeo e Giulietta“: L’amore come atto sovversivo
    Pur considerato meno complesso di altre tragedie, il dramma risplende per l’audacia poetica: i contrasti luce/notte e i monologhi lirici (es. «Giulietta è il sole») ne fanno un’opera senza tempo. L’impulsività dei protagonisti — simbolo di un amore «violento» — li condanna, ma redime le famiglie rivali, trasformando la tragedia in catalizzatore di pace.
  • Sogno di una notte di mezza estate“: Commedia e metamorfosi
    Questo «gioiello» (come lo definisce
    Nadia Fusini) fonde magia, ironia e meta-teatro. Puck, con i suoi incantesimi maldestri, crea un caos ordinato, mentre gli artigiani ateniesi—con la loro goffa rappresentazione di «Piramo e Tisbe»—parodizzano il teatro stesso. La commedia è «piacevolissima da leggere», un invito a superare i pregiudizi sulla presunta osticità di Shakespeare.
Note bibliografiche

Pregevole Edizione fuori commercio del 1955 a copertina rigida in tela blu con titoli dorati al dorso e fregi al piatto, rilegata a filo, sovracoperta bicromatica in nero e nocciola; arricchita da svariate incisioni in B/N di artisti non citati, tra i quali F. Wentworth. Impaginazione a due colonne con bordo grafico.

Stato di conservazione

Più che Buono [a livello strutturale, non si rilevano danni, strappi, usure pesanti, logorii o scritte degni di nota; la legatura ammorbidita ma molto resistente; l’ingiallimento alle pagine è abbastanza marcato ma altrettanto frequente in queste edizioni, e concentrato ai bordi; spigoli e bordi netti e senza abrasioni di rilievo; costa superiore un po’ inscurita dalla polvere; a seconda dell’esemplare disponibile, alla prima pagina neutra potrebbe riscontrarsi un cedolino di pagamento incollato dal precedente proprietario e/o una firma di appartenenza all’interno della copertina; sovracoperta completa ma con molte crepe e cedimenti, messi in sicurezza con nastro adesivo trasparente]

Informazioni aggiuntive

Peso 1,17 kg
Dimensioni 17,5 × 24,5 × 4 cm
Autore/i

William Shakespeare [1564-1616]

Edizione

Luogo di pubblicazione

Milano

Anno di pubblicazione

Caratteristiche particolari

Formato

Illustrazioni

Genere

Soggetto

Colore principale

Lingua

Condition Good
Notes A livello strutturale, non si rilevano danni, strappi, usure pesanti, logorii o scritte degni di nota; la legatura ammorbidita ma molto resistente; l'ingiallimento alle pagine è abbastanza marcato ma altrettanto frequente in queste edizioni, e concentrato ai bordi; spigoli e bordi netti e senza abrasioni di rilievo; costa superiore un po' inscurita dalla polvere; a seconda dell'esemplare disponibile, alla prima pagina neutra potrebbe riscontrarsi un cedolino di pagamento incollato dal precedente proprietario e/o una firma di appartenenza all'interno della copertina; sovracoperta completa ma con molte crepe e cedimenti, messi in sicurezza con nastro adesivo trasparente.

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