Vincent Pomarède (a cura di), Corot. Natura, emozione, ricordo, Ed. Ferrara Arte, 2005
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Jean-Baptiste Camille Corot [1796-1875] consacrò la sua arte alla natura, studiandola con passione fino ad impadronirsi di ogni suo segreto…
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Descrizione
Edizione e Anno | Ferrara Arte, Ferrara, 2005 | Illustrazioni | Fotografie a colori |
Curatela | Vincent Pomarède | Dipartimento editoriale | Laura Benini, Federica Guerrini, Federica Sani e Francesca Gavioli |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 301 |
Dimensioni | 23,5 x 30,5 x 2,3 cm. | Peso (senza imballo) | 1,78 kg. |
Descrizione |
«Nel dicembre del 1825, appena giunto a Roma, Corot scrive all’intimo amico Abel Osmond la sua intenzione di dedicarsi anima e corpo alla pittura. È certamente l’Italia a consolidare la sua vocazione: «C’è un solo scopo che perseguirò con costanza nel corso della mia vita», dichiara nell’agosto successivo «fare paesaggi.» Fedele a questo proposito Corot consacrò la sua arte alla natura, studiandola con passione fino ad impadronirsi di ogni suo segreto. Il sottotitolo della rassegna – natura, emozione, ricordo – riassume i motivi ispiratori dell’opera di Corot. Nei modernissimi bozzetti dipinti en plein air con inedita freschezza ed economia di mezzi l’artista cattura magistralmente il profilo maestoso e talvolta aspro dei panorami italiani o l’aspetto incontaminato della foresta di Barbizon, aprendo la strada ad una visione diretta e sincera della realtà. Il fascino inconfondibile della pittura di Corot deriva anche dalla sua capacità di comunicare l’emozione provata dall’uomo di fronte alla natura. Ne fanno fede ad esempio le vibranti vedute dipinte a Ville d’Avray o le atmosfere incantate dei suoi “paesaggi lirici”. La ricerca pittorica di Corot culmina nella serie di dipinti dedicati al tema del “ricordo” che trascendono la realtà specifica di un luogo, per evocarne l’essenza e l’atmosfera attraverso un raffinato gioco di luci e di «brume argentate». A questo straordinario interprete della pittura di paesaggio sono giusto trent’anni che il nostro paese non dedica un’ampia rassegna, da quando l’Accademia di Francia a Roma allestì una retrospettiva a Villa Medici in occasione del centenario della scomparsa. Ferrara Arte si è assunta questo compito forte di una rinnovata collaborazione con il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, che ha reso possibile tornare a presentare l’opera di Corot in Italia, dopo il suo debutto in Spagna. Con questo progetto il curatore della mostra, Vincent Pomarède, ha voluto tirare le fila della vicenda critica che negli ultimi decenni ha restituito all’eccezionale personalità di Corot tutto il suo spessore, tracciandone un ritratto a tuttotondo. La selezione rigorosissima delle opere e l’inedito ordinamento tematico della rassegna consentono infatti di apprezzare l’ampiezza dei motivi indagati dal pittore, accanto alla varietà dei registri stilistici, dei formati e delle scelte tecniche e formali da lui sperimentati, per ciascuno dei quali egli seppe formulare soluzioni che fecero scuola. Ad arricchire la portata di questa iniziativa si aggiunge infine questo catalogo che, per la qualità e l’autorevolezza dei contributi scientifici, rappresenta un ulteriore, prezioso apporto alla conoscenza dell’opera del maestro francese. Questo straordinario traguardo non sarebbe stato raggiunto senza il Museo Thyssen-Bornemisza, che ancora una volta ci ha onorati della sua prestigiosa collaborazione, e senza l’esemplare impegno del suo Conservador Jefe, Tomàs Llorens, e di Vincent Pomarède, che ha curato la mostra e il catalogo con un’autorevolezza, un rigore e una passione più che mai rari. Altrettanto fondamentale è stato il generoso contributo di istituzioni museali pubbliche e private e di collezionisti di ogni parte del mondo, che hanno accolto le nostre richieste, concedendo in prestito opere di altissimo valore e rendendo possibile la realizzazione di questo progetto a Ferrara oltre che a Madrid.
Indicc:
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Note bibliografiche |
Pubblicazione di Ferrara Arte del 2005, con funzione di Catalogo dell’ominima mostra svoltasi a Ferrara presso il Palazzo dei Diamanti dal 9 ottobre 2005 all’8 Gennaio 2006, a copertina rigida lucida illustrata a colori, con titoli al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi-lucida di buona qualità, con buone marginature alle pagine di testo; ricca di molte fotografie a colori, anche a tutta pagina. Non molto comune sul mercato. |
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Stato di conservazione |
Come Nuovo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura compatta e molto resistente; copertine rigide in condizioni ottime con minimi segni di vissuto ai bordi e qualche opacità da sfregamento ai piatti; coste poco impolverate]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 1,78 kg |
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Dimensioni | 23,2 × 30,5 × 2,3 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Ferrara |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Illustrazioni | |
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