Gaetano Fiorentino e Giancarlo Boeri, L’esercito napoletano del 1832, Ed. Banco di Napoli, 1983
€72,00 [€69,23 + I.V.A.]
Fedele riproduzione di uno splendido volume conservato nel fondo militare della Biblioteca Reale di Torino, composto da 100 tavole che illustrano i vari corpi e le specialità dell’esercito e di 17 tavole sull’«Armata di Mare».
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Descrizione
Edizione e Anno | La Buona Stampa per Banco di Napoli, Ercolano (NA), 1983 | Illustrazioni | 10 disegni in B/N e 104 a colori |
N. Volumi | 1 | N. Pagine | 103 (+ tavv. illustrate f.t.) |
Dimensioni | 28 x 34,8 x 3,9 cm. | Peso (senza imballo) | 2,63 kg. |
Descrizione |
U na ricca documentazione iconografica consente di ricostruire la storia e le trasformazioni delle uniformi e dell’armamento delle forze armate borboniche. Allora come oggi, questa storia procede di pari passo con la vita, la struttura e l’organizzazione degli eserciti. L’opera piú conosciuta dai bibliofili è certamente Tipi militari dei diferenti corpi che compongono il Reale Esercito e l’Armata di Mare di S.M. il Re del Regno delle due Sicilie (1850-1856), costituita dai disegni di A. di Lorenzo e dalle litografie di Antonio Zezon. La rinomanza è dovuta, forse, al fatto che in un solo volume sono riprodotti tutti i reparti delle Forze Armate napoletane; la rarità è data dalla tiratura esigua delle copie poste in circolazione, almeno per l’edizione cosí detta ‘reale’, con testo esplicativo, ampi margini, colorazione delle litografie, bella rilegatura. In questi ultimi anni molte copie dello Zezon, come è piú comunemente e semplicemente conosciuto, sono state fatte a pezzi per poter vendere sciolti disegni e litografie. Eppure tra le raccolte di figurini militari del regno delle Due Sicilie, quella di Zezon è in fondo una delle meno ricche e meno riuscite. Molte altre sono forse piú importanti ed anche piú rare, poichè soltanto La ristampa che presentiamo è la fedele riproduzione di uno splendido volume, quasi certamente unico, conservato nel fondo militare della Biblioteca Reale di Torino. Si compone di 100 tavole che illustrano i vari corpi e le specialità dell’esercito, di 17 tavole sull’«Armata di Mare». Sono tutte di uno stesso disegnatore, tranne le ultime nove della Marina, che sono di mano diversa e meno felice e sembrano aggiunte in un secondo momento al volume originale. Per questo le abbiamo escluse, con la sola eccezione del «Reggimento Real Marina», un reparto di fanteria che faceva parte delle forze navali, addestrato per operazioni anfibie, equivalente al nostro Battaglione S. Marco, e che in seguito fu inserito nella Guardia Reale, formando una brigata con i Cacciatori della Guardia. Alle belle e ricche tavole originali abbiamo anche aggiunto una serie di nove bandiere, tratte da litografie d’epoca sull’esercito napoletano, contenute in un libro rarissimo conservato in America. La riproduzione ci è stata concessa dalla cortesia della Brown University. Un altro capitolo è dedicato all’armamento: è stato compilato, inclusi i disegni di fucili e pistole, da uno studioso e specialista di armi da fuoco, il Dott. Silvio Cimmino; il testo ed i disegni delle armi bianche sono stati curati dall’Ing. Giovanni Del Vecchio. Il libro non reca né la data di pubblicazione, né il nome dell’autore delle splendide stampe, ma, per una Le bellissime litogratie, perfettamente disegnate e accuratamente colorate a mano, ci mostrano un esercito dai costumi ricchi e fastosi, con uniformi che ancora risentono, in parte, della fantasia e dello sfarzo dell’epoca napoleonica, in special modo quelle dei Tamburi Maggiori, dei Guastatori, dei cavalleggeri della Guardia Reale e dei Lancieri. Dalle tavole si nota ancora l’attenzione e l’impegno del giovane Re per rendere efficienti le forze armate del suo regno. Ferdinando voleva un esercito che da un lato fornisse alla monarchia il potere e l’autorità per governare il paese, dall’altro garantisse allo Stato sicurezza interna, stabilità, indipendenza da ingerenze ed interferenze straniere. Un esercito forte e addestrato, che non fosse di pericolo per i vicini, ma che servisse tuttavia a difendere i contini delle due Sicilie e scoraggiasse ogni aggressione. [Dall’Introduzione] |
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Note bibliografiche |
Pubblicazione di strenna bancaria del Banco di Napoli del 1983, curata dalle Edizioni Scientifiche Italiane, a copertina rigida telata beige, di grande formato, con titoli in rosso al piatto e al dorso; rilegata a filo; stampata su carta semi opaca di buona grammatura e qualità, con ampie marginature al testo; dotata di sovracoperta opaca illustrata a colori; corredata da molti disegni in B/N e a colori, anche a tutta pagina |
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Stato di conservazione |
Ottimo [a livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte, con lievissime impolverature trascurabili; sovracoperta in ottimo stato, con minori segni di vissuto ai bordi e una piccola rottura vicino al dorso (rinforzata con nastro adesivo trasparente ultrasottile); coste poco impolverate; ingiallimento delle pagine ridottissimo, e nella norma per l’età ed il material]. |
Informazioni aggiuntive
Peso | 2,63 kg |
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Dimensioni | 28 × 34,8 × 3,9 cm |
Edizione | |
Luogo di pubblicazione | Napoli |
Anno di pubblicazione | |
Caratteristiche particolari | |
Illustrazioni | |
Formato | |
Genere | |
Soggetto | |
Colore principale | |
Lingua |
Condition | Very Good |
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Notes | A livello strutturale non si notano danni, scritte, segni, strappi o usure gravi che vadano evidenziate; legatura snodata e resistente; copertine rigide pressoché intatte; sovracoperta in ottimo stato, con minimi segni di vissuto ai bordi; coste abbastanza luminose; ingiallimento delle pagine pressoché assente. |
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